Siamo molto più bravi a far notare e rimarcare, fino all’inverosimile, un brutto voto, il disordine (che poi è l’ordine dei ragazzi), la poca attenzione nei nostri discorsi, i ritardi e le punizioni per cose che nemmeno noi comprendiamo realmente. Ci chiediamo perché questo accade? Cosa vogliamo comunicare con un determinato atteggiamento? Riflettiamo sul nostro comportamento! Le nostre cose, come le scarpe, il letto, la macchina, l’ufficio, la cucina, il bagno e i nostri documenti, sono sempre in ordine e puliti? Allora, perché pretendiamo da loro che tutto ciò accada? Qualcuno risponderà: “per evitare che loro possano fare gli stessi errori”. La realtà, è che comunichiamo maggiormente per come diciamo e facciamo le cose, per la nostra congruenza. In poche parole, per come diamo l’esempio attraverso la fisiologia che assumiamo quando esprimiamo le nostre idee, indicando se siamo in linea tra quello che diciamo e quello che facciamo con coerenza! Iniziamo a dare l’esempio, facciamo i complimenti quando sono meritati e se necessario facciamo una lista delle cose buone svolte sulle quali ogni famigliare inserirà un punteggio che darà diritto a un riconoscimento.