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È Opportuno Lasciare i Ragazzi “Liberi”?

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Ogni ragazzo, che oggi vive libero, sarà domani un adulto in equilibrio con ogni cosa di cui è circondato! Esprimere le passioni attraverso l’indipendenza, nel pieno rispetto di ogni essere, dà la possibilità di percorrere la strada per i propri sogni.

L’errore che accomuna la maggior parte dei genitori, senza che se ne rendano conto,è trattare i propri figli come delle marionette, obbligate a compiere ogni azione ritenuta opportuna. Già dalla tenera età, frasi del tipo: “Siediti senza fare confusione”, “Fai silenzio”, “Fermati”, “Sei troppo piccolo per…”, “Ti fai male”, ecc…, caratterizzano la comunicazione quotidiana rivolta ai ragazzi. Il risultato?

Il cervello prende atto di quanto affermato iniziando a crederci, creando così delle vere e proprie barriere mentali e sociali, affinché le varie “delusioni” siano evitate. La realtà è che sono proprio gli insuccessi, a partire da quelli più piccoli, che fanno diventare grandi e temprano il carattere. Sporcarsi un vestitino di terra, imbrattarsi una maglia per avere provato ad imboccarsi da soli, salire su un albero, scegliere i propri vestiti, curare la propria immagine, sono azioni che conducono alla maturità mentale. Il risultato sarà che, quando da grandi un esame andrà male, un fidanzamento terminerà e un lavoro sarà perso, tali azioni indicheranno esclusivamente la strada da seguire, fortificando gli animi. Più il vento soffierà forte, più l’albero crescerà robusto!

Il ruolo di genitore, congruente a tale atteggiamento, è quello dell’allenatore che esponga eventuali rischi, probabili sconfitte e delusioni ma che, contemporaneamente, lasci scendere i “propri” ragazzi in campo dando loro la possibilità di vincere, perdere, sporcarsi, divertirsi e mettercela tutta. Il risultato potrà essere soddisfacente o diverso dalle aspettative; comunque la partita si svolgerà e ogni risultato avvicinerà sempre maggiormente i ragazzi ai loro sogni! Date sempre un’idea dei vari scenari che possono concretizzarsi comportandosi in un determinato modo, lasciando sempre e comunque ai ragazzi la scelta delle azioni da compiere.

Vedrete che la loro responsabilità e la loro personalità cresceranno a dismisura e ogni “fallimento” diventerà un nuovo modo di osservare, di applicarsi e proseguire il cammino! Il tragitto farà la differenza e, a prescindere se il traguardo verrà raggiunto, le emozioni per averci provato saranno indescrivibili e abbracceranno ogni persona vicino, vivendo ad alta quota!

N.B. Tali idee rispecchiano semplicemente il pensiero dei grandi luminari della psicologia infantile e sono le stesse che io ho applicato nel mio cammino. Per qualsiasi dubbio rivolgetevi ad un medico esperto.

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